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Turismo sostenibile: un altro viaggio.

Scritto e illustrato da Isabel Budroni

Il settore del turismo green è in crescita e sono numerose le aziende che sbandierano comportamenti sostenibili per cavalcare questo trend.

Ma cos’è il turismo sostenibile?

Per quanto importanti, la riduzione dei lavaggi degli asciugamani negli alberghi e il riciclo dei rifiuti, ci sembrano solo la base di cambiamenti ben più sostanziali.

Viaggiare in modo sostenibile implica un ripensamento degli scopi del viaggio stesso, della filosofia del viaggio in sé.

Viaggiare non solo per prendere ma anche per restituire: e questa restituzione può avvenire in tanti modi.

Ciò non richiede sacrifici o grosse rinunce.

Modalità di spostamento più lente, la scelta di posti non troppo frequentati in periodi dell’anno che non siano necessariamente d’alta stagione, un ritmo di vita lento e a contatto con la natura sono tutte scelte che non solo hanno impatto positivo sull’ambiente ma sul nostro benessere.

  • Quando si parla di scegliere un mezzo di trasporto, siamo consapevoli che gli spostamenti in aereo rappresentano il 2,4% della produzione globale di CO2.

E’ altrettanto utile sapere, che nei casi in cui non si possa proprio fare a meno di scegliere l’aereo, decolli e atterraggi sono i momenti che richiedono un maggior dispendio di carburante.

Scegliere voli diretti senza scali e fare una vacanza più lunga piuttosto che 5 week end all’anno in una capitale diversa, consente un risparmio grosso in quantità di emissioni di CO2 prodotte.

Per avere un’idea dell’efficienza degli aerei con cui si vola, su Atmosfair e’ possibile comparare le compagnie aeree secondo la quantità di emissioni prodotte per volo.

E una volta conosciuto questo dato si può pur sempre decidere di piantare degli alberi? Meglio di nulla!

  • La meta del proprio viaggio è un’altra scelta importantissima: città turistiche prese d’assalto durante la stagione estiva pagano un elevato prezzo in termini di qualità di vita: crescita del degrado ambientale, inquinamento, speculazione sugli affitti.
Una valida alternativa consiste nel ricercare mete turistiche poco frequentate: il possesso di uno smartphone ha riflessi positivi sulla capacità di ricercare e trovare percorsi alternativi e organizzare autonomamente il proprio viaggio evitando i luoghi diventati cool grazie ai social media. Pare infatti che le scelte di viaggio dei giovani sotto i 33 dipenda proprio da quanto instagrammabile sia la destinazione.?
  • La scelta della tipologia di alloggio e’ un altro punto sul quale si può mettere in pratica il concetto di restituzione menzionato prima.

Il WWOFING (world wide opportunities on organic farms) e’ un esempio di soluzione che consente di scambiare 4 ore di lavoro giornaliero dando il proprio aiuto all’interno dell’azienda in cambio di vitto e alloggio.

Molte aziende agricole, che sono anche fattorie didattiche sono perfette per le famiglie e permettono di offrire il proprio aiuto imparando come fare il formaggio, o il vino o raccogliere il miele.

In questo ripensamento del viaggio, una soluzione in cui ci si riappropria di tradizioni, si consumano prodotti locali e a km 0, ci si rapporta ad altre persone provenienti dal resto del mondo, gioca un ruolo cruciale l’apprendimento: non c’è sostenibilità senza consapevolezza e non c’è consapevolezza senza conoscenza.

Bon voyage!?

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